Niente Farina 00? Ecco tante farine alternative che funzionano!

Niente Farina 00? Ecco tante farine alternative che funzionano!

La casa è diventata il centro della nostra vita: se prima l’esistenza che conducevamo era tutta proiettata verso l’esterno – ufficio, scuola, palestra, ristoranti, cinema, passeggiate – adesso la pandemia generata dal Covid-19 ha imposto e continuerà a rendere necessarie una serie di abitudini differenti: ecco allora che la cucina è diventata lo spazio più vissuto della nostra abitazione, dove vengono preparati decine di piatti sia dolci che salati capaci di farci evadere dalla routine. Se l’imperativo di tutti noi è limitare le uscite e organizzare una spesa settimanale intelligente e rapida, questo articolo ha lo scopo di fare chiarezza sui vari tipi di farine disponibili nei supermercati. Non potendo fare il giro della città cosa possiamo fare se la farina 00 manca sugli scaffali?

La farina è un prodotto che si ottiene dalla lavorazione dei cereali e, come vedremo, di altri ingredienti. Per distinguere una tipologia dalle altre ci si basa sulla dimensione che hanno i granelli, sul loro colore e sui principi nutritivi specifici che posseggono; per esempio quella integrale è più scura della 00, che invece è bianchissima.

 

Cos’è la farina 00 e a cosa serve

 

Questo tipo di farina è quella più usata in assoluto e deve il suo colore bianco alla raffinazione dei chicchi di grano che vengono liberati di tutte le varie impurità. É utilizzata per preparare la pasta fatta in casa e per la pizza, ma anche alcune preparazioni dolciarie morbide e soffici e per la realizzazione di salse o di creme, poiché risulta molto facile da lavorare. La macinazione avviene all’interno di alcuni modernissimi cilindri di acciaio che eliminano ogni impurità e tirano fuori dal chicco di grano una polvere in cui sono rimasti unicamente il glutine e l’amido.

 

Farina 0

 

La farina di tipo 0 è meno lavorata rispetto a quella 00, ma anch’essa è priva di buona parte dei principi nutritivi del grano. Ti suggeriamo di utilizzarla se desideri portare in tavola dei lievitati come focacce, pizza e pagnotte di vario tipo.

 

Farina 1

 

A fare la differenza, quando parliamo della farina di tipo 1, è lo strumento che si usa per la macinazione: riprendendo le antiche usanze di una volta, il chicco di grano viene triturato all’interno di una macina di pietra dove nessuna delle sue parti viene scartata. Ecco perché questa farina è ricca di sostanze nutritive e può essere tranquillamente usata per creare quiche, torte rustiche, pizze dal sapore decisamente forte o focacce. Il nostro consiglio è di usare la farina 1 soprattutto per realizzare lievitati che abbiano al loro interno le noci o le mandorle.

 

Farina 2

 

La farina di tipo 2 ha delle caratteristiche particolari, perché si pone a metà strada tra quelle integrali e quelle più raffinate: può essere lavorata con una certa facilità, ma allo stesso tempo vanta una discreta presenza di germe di grano e di fibre. Rappresenta un buon compromesso in caso tu voglia cimentarti nella realizzazione di torte salate, pizze o focacce, ma anche di pagnotte e filoncini di pane.

 

Farina integrale

 

La farina integrale è estremamente ricca di sostanze nutritive e il motivo è da imputarsi alla macina che viene utilizzata per ottenerla che, come per la farina di tipo 1, è in pietra. I bassi giri eseguiti durante la lavorazione impediscono che vi sia un surriscaldamento e il chicco viene macinato, sì, ma per intero. Utilizzando le farine integrali avremo a disposizione un alimento comprensivo di germe di grano, amido e crusca. Il suo sapore più rustico è perfetto per preparare un buon pane farcito con le olive o le noci, una focaccia rustica o addirittura la pasta di tipo integrale.

 

Farina di semola

 

La farina di semola si distingue dalle altre per il suo particolare colore giallo ed è ottima soprattutto in caso tu voglia realizzare la pizza, i dolci o addirittura la pasta. Si ottiene macinando il grano duro e appartiene alla tradizione culinaria del Mediterraneo orientale; nella nostra penisola viene tradizionalmente impiegata soprattutto nelle regioni del Sud dell’Italia, dove è l’ingrediente principale di un grande numero di ricette. Ricca di glutine e di proteine, è spesso scelta per la facilità con cui è possibile lavorarla, un aspetto che è dovuto principalmente al fatto che assorbe molto bene l’acqua.

 

Farina manitoba

 

La farina manitoba, originaria dell’America settentrionale, è particolarmente indicata per la realizzazione di prodotti dolciari da forno come pizze, torte e pagnotte. Deve il suo nome a una tipologia particolare di grano che ha sviluppato delle peculiarità per resistere al meglio al clima molto rigido del Nord America e del Canada. Ricca di proteine e di glutine ti permetterà di ottenere dei prodotti lievitati compatti e privi di bolle anche in caso tu scelga di preparare panini o prodotti dolciari, come i tradizionali dolci natalizi, caratterizzati da una lunghissima lievitazione.

 

Farina di ceci

 

Se sei in cerca di un’alternativa leggera e nutriente, la farina di ceci è proprio quello che fa al caso tuo. Vanta la presenza di numerose fibre, carboidrati e proteine, ti darà anche il necessario apporto di potassio, fosforo e calcio. È priva di glutine, ma non di gusto.

 

Farina di farro

 

Un’altra alternativa alle farine di tipo 0 e 00 è quella di farro, che nel sapore ricorda queste ultime, ma ha la caratteristica di saziarci più velocemente. L’uso di questo ingrediente in cucina non è una novità, ma appartiene a un passato decisamente molto remoto, in cui abbondavano ricette che sfruttavano le numerose proprietà di questa tipologia di frumento. Usandola scoprirai quant’è versatile in cucina: va bene soprattutto per preparare delle torte dal sapore più rustico, come quella di mele e cannella, o dolci come i muffin, ma sarà un’ottima soluzione anche per realizzare la pasta dura o una buona focaccia da servire come antipasto.

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