Operazione Capodanno: tutti i segreti per un cotechino con le lenticchie perfetto

Operazione Capodanno: tutti i segreti per un cotechino con le lenticchie perfetto

Mancano poche ore alla notte di San Silvestro e le nostre cucine traboccano di leccornie e portate che renderanno la nostra tavola speciale, ma quali sono i segreti per una cena di Capodanno perfetta? Scopriamolo insieme guardando nel dettaglio lui, il piatto che, per tradizione, proprio non può mancare nelle tavole italiane: il cotechino con le lenticchie.

I trucchi per una cena particolarmente riuscita sono sempre gli stessi: non esagerare con le porzioni e non tentare di stupire a tutti i costi, tanto più se festeggeremo a casa. È giusto servire una ricetta particolare o ricercata, ma ti assicuriamo che la sera del 31 dicembre non è il momento ideale per sperimentare e lanciarsi in piatti mai provati. Via libera alla tradizione, dunque, magari rinnovata con un tocco di estro. Purché a tavola, ovviamente, ci siano loro, le beneaguranti lenticchie.


Occhio alle lenticchie

tavola capodanno

Iniziamo col dire che limitarsi a gustare le lenticchie solamente durante le feste natalizie è un errore semplicemente imperdonabile. Peggio di commettere questo peccato c’è solo il cucinarle troppo a ridosso della cena. A tutti noi è capitato di essere sopraffatti dagli impegni post natalizi e di mettersi ai fornelli giusto qualche ora prima del cenone, ma per quanto il risultato possa essere squisito, non eguaglierà mai quello che avresti potuto ottenere cucinando le lenticchie il giorno prima di Capodanno. Come tutti i legumi, infatti, anche loro si insaporiscono lentamente. Di buono, tuttavia, c’è che cucinandole il 31 saranno perfette per il pranzo del primo dell’anno.


Perché mangiamo proprio a Capodanno le lenticchie e il cotechino

lenticchie e cotechino

“Mangia, che portano fortuna e soldi!” Quante volte ti sarà capitato di sentire questa frase di fronte a un piatto di lenticchie fumanti? Ecco, non si contano. La tradizione di mangiarle per attirare su di sé ricchezza e buoni auspici risalirebbe addirittura all’Antica Roma. Sembra che le lenticchie ricordassero ai romani le monete d’oro e, per questa ragione, venissero donate all’interno di una sacchetta di pelle che fungeva da borsellino.

Il motivo di questa usanza è da ricercarsi anche nella ricchezza che caratterizza le lenticchie: sono dei legumi importantissimi per il nostro benessere, perché posseggono in abbondanza ferro, vitamine e proteine. Come se non bastasse, sono ottime soprattutto se cucinate in umido. Nelle epoche passate, in cui la maggioranza della popolazione mangiava raramente la carne, un legume altamente proteico come la lenticchia poteva fare la differenza e fornire il giusto sostentamento alle famiglie.

Per quanto riguarda il cotechino le cose sono un po’ differenti. Pare che l’abitudine di cucinare la carne tritata di maiale, speziarla e di chiuderla nella cotenna fosse un modo per conservarla a lungo nel tempo ed evitare gli sprechi. Leggenda vuole che fu, in Età Moderna, il noto umanista Pico della Mirandola a suggerire questo trucco culinario per preservare le riserve di carne durante un assedio e risparmiare sul cibo dato ai maiali.


 

A quale cotechino affidarsi?

salsiccia e lenticchie

Il cotechino precotto e confezionato che acquistiamo al supermercato, non c’è neanche bisogno di dirlo, è una vera e propria comodità. Per cucinarlo ci vuole pochissimo tempo e il sapore è decisamente gustoso, ma il nostro consiglio è di sperimentare, almeno una volta, quello fresco e da cuocere che si acquista in macelleria. Ha sicuramente bisogno di un numero maggiore di attenzioni, siamo d’accordo, ma il risultato ti sorprenderà in quanto a sapore e morbidezza (ed è abbastanza probabile che, dopo averlo gustato, tu non voglia più tornare indietro). Se, invece, il tempo a tua disposizione o il costo elevato di quello di macelleria ti hanno impedito di fare diversamente, sappi che per cucinare un cotechino precotto a regola d'arte occorre avere solo un pizzico di pazienza e seguire pochi, semplici accorgimenti.

  • Non immergerlo direttamente nell’acqua calda. Riempi una pentola con quella fredda;
  • per cucinarlo alla perfezione, bucalo con una forchetta: i fori dovranno essere abbastanza distanziati, altrimenti la pelle si aprirà;
  • la cottura è lenta e deve avvenire rigorosamente a fuoco basso;
  • aggiungi un po’ di passata di pomodoro e realizza un tipico soffritto veloce usando la cipolla, il sedano e le carote;
  • per renderlo più gustoso, basta sfruttare i nostri alleati in cucina: parliamo, ovviamente, degli aromi. Noi ti consigliamo soprattutto il rosmarino, il timo e la salvia.

Chi non ama il cotechino potrà servire le lenticchie in umido con le salsicce; a te la scelta, cosa preferisci?

lenticchie e cotechino

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